Brescia, 29 dicembre 2022
Corrado Ghirardelli, ex Presidente dell’Agenzia del TPL di Brescia e membro dell’esecutivo in Federmobilità dal 2019 per conto dell’Agenzia stessa, è stato rieletto vicepresidente di Federmobilità il 28 dicembre 2022 durante l’annuale Assemblea dei Soci che si è svolta a Bologna con l’approvazione del nuovo Statuto.
Federmobilità è l’associazione senza scopo di lucro che riunisce le amministrazioni responsabili del governo della mobilità a livello Regionale, Provinciale e Comunale. Il vicepresidente Ghirardelli è stato individuato e confermato anche come referente di tutte le Agenzie lombarde.
L’Assemblea straordinaria ha visto la presenza qualificata dell’80% della rappresentanza degli associati che, dopo ampia e articolata discussione, ha varato all’unanimità il testo del nuovo STATUTO.
In seguito, l’Assemblea ordinaria ha approvato il Bilancio Preventivo e i nuovi organi dell’Associazione che resteranno in carica tre anni.
Presidente dell’Associazione è stato confermato Giuseppe Ruzziconi e il nuovo Comitato Esecutivo composta da:
Corrado Ghirardelli – Vice Presidente
Anna Donati – Presidente e Amministratrice delegata di Romaservizi
Licia Nigrogno – Presidente Agenzia mobilità Piemontese,
Riccardo Buffoni – Regione Toscana.
Nominato anche l’Esperto contabile nella persona del dott. Michele Vernaci.
Per il futuro del TPL rafforzare la regolazione locale
Tra crisi e opportunità: le politiche per il trasporto pubblico e una mobilità integrata
Il presidente Ruzziconi nel suo intervento ha sottolineato l’importanza del recente provvedimento parlamentare “lo schema di decreto legislativo di riordino della materia dei servizi pubblici locali di rilevanza economica” che introduce finalmente il soggetto regolatore locale.
Ora diventa necessario dare ri-sorse, umane tecnologiche ed economiche agli EELL e alle autorità locali per consentire loro di giocare quel ruolo che la riforma Mattarella, le delibere ARTeAGCMpresuppon-gonovenga giocato.
Ruolo che però salvo nei casi di buone pratiche pur esistenti, non trova la possibilità di essere giocato per la cronica mancanza di risorse e competenze dedicate.
Assieme al tema della regolazione Ruzziconi indica almeno altri tre problemi che riguarderanno, nel prossimo futuro, il trasporto pubblico:
– la riforma del trasporto pubblico,
– l’incremento del Fondo Nazionale trasporti
– gli investimenti in nuovi mezzi ad alimentazione alternativa e in innovazione tecnologica in logica MaaS.
Il 2022 si è presentato con l’inizio di una guerra imprevedibile di invasione dell’Ucraina da parte della Russia che sta destabilizzando la situazione economica dell’Europa e che vede nel caro energia l’effetto più rilevante pesantemente scaricato sul sistema del Trasporto Pubblico Locale. Gli aiuti del Governo e le compensazioni economiche dei Comuni hanno fino ad oggi contenuto la crisi economica e finanziaria delle aziende, ma nuvole nere si addensano sui bilanci consuntivi delle aziende per il 2022 gravati come saranno dal caro carburanti ed energia.
Il nuovo Governo, pertanto, si troverà ad affrontare tra numerosi problemi, anche, quello della tenuta del sistema del trasporto pubblico, seppure contestualmente potrà cogliere le opportunità legate al perseguimento degli obiettivi di sostenibilità e di transizione ecologica che l’Europa verso il nostro Paese sta sostenendo con quantità importanti di risorse economiche. Per l’Italia la crisi economica ha mandato un messaggio più forte che ad altri Paesi per la vulnerabilità del nostro modello economico di sviluppo -colpevolmente dimenticato –rispetto allo stretto legame con l’ambiente.
La fase che abbiamo davanti si fonda su due aspetti, ritenuti maggiormente significativi: la transizione ecologica e l’innovazione digitale, con lo specifico obiettivo di favorire lo shift-modale dalla mobilità privata verso quella collettiva. Ovviamente per godere dei benefici degli ingenti investimenti pubblici sarà opportuno da un lato operare per una costante ricerca di maggiore efficienza, innovazione e qualità dei servizi per le imprese destinata-rie dei fondi pubblici, per meglio assecondare le tendenze evolutive della domanda e, dall’altra, una maggiore mobilitazione di risorse finanziarie private da affiancare a quelle pubbliche.
L’offerta di diverse combinazioni di soluzioni di trasporto, sempre più integrate attraverso le piattaforme digitali (logica MaaS), pone anche dei rischi riguardanti l’uso non trasparente e discriminatorio degli algoritmi e dei connessi dati nei confronti di utenti e operatori. In questo specifico caso si capisce bene l’importanza di interventi tesi a favorire l’uso pubblico dei dati necessari ad assumere le corrette scelte modali, nonché ad esercitare le funzioni pubbliche di pianificazione, programmazione e controllo.
Una politica per la mobilità ha al centro l’attenzione sul cambiamento comportamentale verso la mobilità sostenibile e lenta, fondata sulla connessione tra persone, luoghi, tra-sporto pubblico, pianificazione e politica.
Aspetti primari di questo nuovo approccio improcrastinabile sono la gestione oculata ed organizzata del suolo pubblico, una mobilità integrata e sostenibile e l’organizzazione ecologica della logistica. Un’opportunità da non perdere riguarda il PNRR e i suoi 220 miliardi di euro che l’Europa ha destinato al nostro Paese e che dovranno essere investiti entro il 2026.
Cosa chiede federMobilità al nuovo Governo per una politica della mobilità integrata e per il trasporto pubblico?