Per ottenere il Bonus Trasporti c’è tempo fino al 31 dicembre 2022 o fino a esaurimento risorse.
Il Mims (Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili) ha attivato una piattaforma dalla quale è possibile prenotare il proprio Bonus Trasporti, un finanziamento di 60 euro per coprire l’intero importo, o parte, della spesa di un abbonamento a un’azienda di TPL.
Una “misura sociale” – informa una nota del Ministero – istituita con Decreto Legge n. 50 del 17 maggio 2022 (il cosiddetto Decreto Aiuti, art. 35), convertito con modificazioni in Legge n. 91 del 15 luglio 2022 per sostenere il reddito e contrastare l’impoverimento delle famiglie conseguente alla crisi energetica in corso.
Il buono previsto dal Decreto è utilizzabile per l’acquisto di abbonamenti annuali o mensili relativi ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale.
DI COSA SI TRATTA
La dotazione finanziaria prevista è pari a 79 milioni di euro (Fondo istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali).
Il buono può essere pari fino al 100% della spesa da sostenere ed è riconosciuto, in ogni caso, nel limite massimo di valore pari a 60 euro per ciascun beneficiario per l’acquisto eseguito entro il 31 dicembre 2022 di un solo abbonamento, annuale, mensile o relativo a più mensilità valido per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale e per i servizi di trasporto ferroviario nazionale (restano esclusi i servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino).
A CHI È DESTINATO
Alle persone fisiche che nell’anno 2021 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 35mila euro.
COME RICHIEDERLO
Accedendo al portalewww.bonustrasporti.lavoro.gov.it del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, tramite SPID o CIE, fornendo le necessarie dichiarazioni sostitutive di autocertificazione e indicando l’importo del buono richiesto a fronte della spesa prevista, nonché il gestore del servizio di trasporto pubblico.
COME SI USA
Il bonus deve essere utilizzato, acquistando un abbonamento, entro il mese solare di emissione. L’abbonamento è nominativo e può iniziare la sua validità anche in un periodo successivo, inoltre è spendibile presso un solo gestore dei servizi di trasporto pubblico, il quale a sua volta accede al portale verificandone la validità.
In caso positivo viene subito rilasciato l’abbonamento richiesto e il gestore provvede a registrare sul portale l’utilizzo del buono, indicando l’importo effettivamente fruito dal beneficiario stesso.
COME FUNZIONA INVECE LA DETRAZIONE IRPEF degli abbonamenti ai mezzi pubblici?
Bonus trasporti e detrazione per l’abbonamento ai mezzi pubblici potranno essere cumulati, o meglio: il rimborso IRPEF previsto per chi presenta la dichiarazione dei redditi potrà essere richiesto per la quota di spesa non coperta dal bonus trasporti.
Il bonus trasporti potrà essere richiesto fino al 31 dicembre 2022 e i beneficiari potranno richiedere anche la detrazione IRPEF dell’abbonamento ai mezzi pubblici nel modello 730, secondo quanto chiarito dal decreto attuativo del 29 luglio 2022.
Disciplinata dall’articolo 15, comma 1, lettera i-decies) del TUIR, è pari al 19% della spesa sostenuta, entro il limite di 250 euro.
In sostanza, il rimborso spettante è pari ad un massimo di 47,50 euro.
Il limite di spesa detraibile è da considerarsi complessivo e cumulativo, anche per la detrazione riconosciuta per i familiari a carico.
Ad esempio, se un genitore ha speso 150 euro per il proprio abbonamento ed ulteriori 150 euro per l’abbonamento di uno dei figli a carico, il limite massimo ammesso in detrazione fiscale è pari in ogni caso a 250 euro, con un rimborso IRPEF pari a circa 50 euro.
Resta invece indetraibile la quota di spesa che supera il limite di 250 euro.
La possibilità di cumulare detrazione IRPEF e bonus trasporti consente di beneficiare di uno sconto complessivamente più elevato, con il fine di incentivare l’utilizzo del trasporti pubblico e supportare i contribuenti e le famiglie maggiormente colpite dalla crisi economica.
MISURE DI WEALFARE AZIENDALE E TPL
Per welfare aziendale, si intende l’insieme di benefici e prestazioni erogato ai dipendenti nell’intento di integrare la componente meramente monetaria della retribuzione sia in funzione di sostegno al reddito sia in funzione di miglioramento della vita privata e lavorativa e rappresenta la formula privilegiata di abbattimento sostanzialmente totale del cuneo fiscale.
Misure che trovano fondamento nell’art. 51 del TUIR, che prevede che ogni somma e valore in genere riconosciuti dal datore di lavoro al lavoratore nel corso dell’anno sono da considerarsi reddito da lavoro dipendente da assoggettare ad imposizione fiscale (e contributiva per gli effetti dell’armonizzazione stabilita dal D.Lgs. n. 314/1997), ad eccezione di quei valori che, tassativamente, la legge (art. 51, comma 2) esclude da imposizione fiscale, totalmente o parzialmente.
Nel caso del TPL si tratta in particolare di somme erogate o rimborsate ai dipendenti, a fronte di idonea documentazione, per l’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale (lettera d-bis);
Clicca qui per accedere direttamente al portale Bonus Trasporti del MIMS
RIFERIMENTI NORMATIVI
Testo integrale del Decreto Aiuti 2022 – Decreto Legge 17 maggio 2022 n. 50 – pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 114 del 17 maggio 2022;
Testo del Decreto Legge n.115 del 9 agosto 2022 – Decreto Aiuti bis pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.185 del 9-8-2022;